Nella cassetta di questa settimana (qui la storia della cassetta) spuntano timidamente le prime novità dettate dall’arrivo della nuova stagione. Tra queste, i carciofi.
Li ho comprati varie volte al supermercato ma sempre malvolentieri. In primis, perché costano uno stonfo, in secundis perché dopo che li hai puliti quello che si mangia è tipo un terzo di quello che hai comprato. Questa ultima cosa, soprattutto, mi scoccia da morire. Ho provato anche a comprare i cuori di carciofo già “puliti” ma, a parte che ovviamente costano ancora di più, mi sentivo troppo come gli americani che comprano le arance già sbucciate nella confezione di plastica e quindi ho lasciato perdere.

Visto che i carciofi della cassetta sono i primi, e quindi piccoli e pochi, ho deciso di farci un sugo per la pasta, del genere svuotafrigo.
Ho iniziato con la pulizia, usando dei guanti di lattice per evitare di annerirmi le dita e perché non ho mai voglia di usare il limone. Li ho sfogliati il più possibile, ho tagliato le punte e spellato i gambi. Ho tolto la peluria bianca dal centro e ho fatto tutto a pezzetti.

Nel frigo avevo un mezzo porro rimasto dalla settimana scorsa, per cui ho deciso di fare il soffritto con quello. Poi ho aggiunto i carciofi e un fondino di passata di pomodoro.
Dopo 15 minuti, et voilà! Pasta con sugo ai carciofi pronta. Non ho solo usato gli avanzi del frigo, ma anche quelli di pasta, per cui ho unito due formati diversi. Più interessante, no?
Avevo paura di aver tolto troppe poche foglie, sempre per il discorso che mi scoccia buttare tutta quella roba, e invece erano morbidi e per niente stoppacciosi.
Decisamente da rifare! E alla fine, le foglie di scarto non le ho mica buttate via…saranno materiale per i prossimi articoli!
Forse è stato il qualcuno misterioso che l’ha resa più interessante..
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