Essendo il mio compagno dipendente dell’Università, ha diritto settimanalmente all’acquisto di una cassetta di verdura prodotta dal dipartimento di agraria, che contiene solo prodotti stagionali e “a sorpresa”, ad un prezzo che varia dai 6 agli 8 euro.
Abbiamo deciso di iniziare a prenderla perché abbiamo notato che al supermercato gravitavamo sempre attorno alle solite cose, quelle che sapevamo maneggiare: zucchine, pomodori, melanzane, un mezzo cavolo quando ci sentivamo stravaganti. Per cui, oltre a piacerci l’idea che fosse tutta roba stagionale, abbiamo pensato che fosse un’ottima occasione per iniziare a mangiare della verdura che normalmente non compreremmo.
Quello che non sapevamo è che ci sarebbero arrivate quantità industriali di “erbe” che non avevamo mai visto e che soprattutto non sapevamo come cucinare, con il risultato di una matta e disperatissima ricerca su Google del tipo: “erba a cespo verde chiaro che sembra lattuga ma è amara come l’inferno” o “sembra un radicchio ma è tondo e sa di strano”.
Da qui la “sfida della cassetta”, in cui ogni settimana cerchiamo di destreggiarci nel riconoscere e cucinare della verdura che non sappiamo usare. Considerando che io sono autodidatta, e lui è il tipo che da single mangiava solo cotolette di pollo tristi e patatine in busta…
Quello che verrà fuori da questa sfida non saranno assolutamente piatti gourmet esteticamente gratificanti come quelli di Masterchef, ma tipici esempi di cucina da sopravvivenza, in cui il “aggiungete 250 grammi di cavolo nero” diventa “mah io ce lo metto tutto” e il “condite con 300 ml di salsa di pomodoro” diventa “ne metto finché non prende un colore che mi piace”.
Che inizi la sfida!
Adoro!!!😍
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